TRAMA. New York. Museo di Storia Naturale. Due bambini scompaiono, per essere ritrovati poco dopo orribilmente uccisi e decapitati. E' l'inizio di una serie di efferati omicidi che avranno come sfondo le sale del museo. A investigare verrà chiamato il tenente della polizia D'Agosta cui ben presto si affianca l'enigmatico agente speciale dell'FBI Pendergast. Anche le autorità del museo rimangono sconvolte dagli omicidi e fra la scienza che aleggia fra quelle mura si fa largo la superstizione, antiche storie legate a mostri che vivrebbero nelle zone più nascoste e buie dell'immensa struttura. Tra i dissidi con l'amministrazione del museo, attenta al bilancio, e la fretta di risolvere gli omicidi, l'osservazione delle vittime porta ad una domanda ben più inquietante: non chi è l'omicida, piuttosto cosa è.
COMMENTO. E' la prima volta che compare sulla scena l'agente Aloysius Pendergast, che ben presto diventerà il protagonista di una venduta serie di libri scritta a quattro mani da Preston e Child. Il racconto mescola scienza e superstizione in maniera sapiente e oculata, lasciando ampio spazio all'immaginazione del lettore nel figurarsi le scene per poi rivelarle di colpo durante la narrazione. I luoghi sono descritti in modo che chi legge possa entrare e vedere l'interno dell'immenso edificio, quasi a sentire l'odore di vecchio provenire da antichi manufatti e reperti. L'autore degli edifici lo si intravede, per poi realizzarlo di colpo quando gli eventi precipitano. La narrazione nasce lenta per dare l'idea di cosa ci si trova davanti, del dove ci si trova e con chi, per arrivare ad una corsa sfrenata nella parte finale. Ricordavo di aver visto il film, un cult del genere horror di fine anni '90, e di aver apprezzato la storia. Ora il libro, come spesso accade, apre le porte all'immaginario, spiegando da un lato alcuni aspetti del film, ma aggiungendo particolari che solo la mente può figurarsi, rimanendo con il fiato sospeso fino alle battute finali della narrazione.
Approfondimenti: Relic
COMMENTO. E' la prima volta che compare sulla scena l'agente Aloysius Pendergast, che ben presto diventerà il protagonista di una venduta serie di libri scritta a quattro mani da Preston e Child. Il racconto mescola scienza e superstizione in maniera sapiente e oculata, lasciando ampio spazio all'immaginazione del lettore nel figurarsi le scene per poi rivelarle di colpo durante la narrazione. I luoghi sono descritti in modo che chi legge possa entrare e vedere l'interno dell'immenso edificio, quasi a sentire l'odore di vecchio provenire da antichi manufatti e reperti. L'autore degli edifici lo si intravede, per poi realizzarlo di colpo quando gli eventi precipitano. La narrazione nasce lenta per dare l'idea di cosa ci si trova davanti, del dove ci si trova e con chi, per arrivare ad una corsa sfrenata nella parte finale. Ricordavo di aver visto il film, un cult del genere horror di fine anni '90, e di aver apprezzato la storia. Ora il libro, come spesso accade, apre le porte all'immaginario, spiegando da un lato alcuni aspetti del film, ma aggiungendo particolari che solo la mente può figurarsi, rimanendo con il fiato sospeso fino alle battute finali della narrazione.
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