Questo periodo dell'anno è fra i
peggiori per quanto riguarda la salute. Il perché è presto detto:
si tratta del periodo solitamente considerato “di picco” per
quanto riguarda il contagio dell'influenza stagionale. E siccome mi
piace informarmi bene prima di parlarvi di una cosa mi sono
sacrificato e l'ho presa anch'io! A parte gli scherzi, l'influenza
non è solo un problema per le persone con tutti i malesseri che
porta, ma è anche una piaga sociale sia per quanto riguarda la
pericolosità per le persone che soffrono già di altre malattie
(sistema immunitario e cuore per esempio) che per la società, con
danni economici elevati a causa della ridotta presenza del personale
lavoratore.
L'influenza è una malattia infettiva
che si manifesta con sintomi che coinvolgono l'intero corpo, dalla
febbre ai dolori articolari, dal mal di testa ai problemi
respiratori. Si tratta di una patologia di origine virale, che può
dar luogo a infezioni batteriche secondarie a causa dello stato di
malessere generalizzato. Il picco si raggiunge in inverno sia a causa
di fattori ambientali che in relazione al fatto che le persone
tendono a rimanere concentrate in ambienti chiusi per periodi di
tempo maggiori nel corso della giornata, favorendo la trasmissione
della malattia da individuo a individuo. La trasmissione avviene
solitamente per contatto con persone infette o con oggetti toccati
dalle stesse in quanto il virus si trova nella saliva e nel muco
delle vie respiratorie e può penetrare nell'organismo attraverso le
mucose (bocca, occhi e naso). La trasmissione per via aerea è
possibile fino a 4 giorni dopo la comparsa dei primi sintomi, che
avvengono solitamente a 3-4 giorni di distanza dall'infezione, ovvero
quando l'individuo sembra ancora sano e ciò rende la trasmissione
più facile negli ambienti affollati.
Infatti il virus dell'influenza si
trasmette molto facilmente per via aerea. Nei soggetti a rischio
(bambini, anziani e soggetti affetti da malattie croniche) è molto
importante la prevenzione attraverso la vaccinazione annuale mirata
contro il virus stagionale identificato. Infatti il virus influenzale
non è sempre lo stesso ma cambia (muta) ogni anno rendendo il
vaccino degli anni precedenti non completamente (o affatto) efficace.
Vale a dire che pur appartenendo sempre alla stessa famiglia, il suo
genoma subisce delle mutazioni che modificano l'assetto di proteine
che viene riconosciuto dal sistema immunitario che, pertanto, lo
identificherà come nuovo e dovrà produrre nuovi anticorpi. Di
fatto, le difese dell'anno precedente (acquisite per esposizione
diretta al virus o attraverso la vaccinazione) risultano inutili
contro il virus dell'anno successivo.
Sono tantissimi i riferimenti storici
all'influenza. Ne parlava Ippocrate già 2400 anni fa e nel corso
della storia si sono susseguite pandemie più o meno esteso e più o
meno importanti. Al di là degli allarmismi degli ultimi anni,
l'ultima vera tragica pandemia di influenza è quella avvenuta
all'inizio del XX secolo e nota come “influenza spagnola”. Si
stima attualmente che da sola essa fu in grado di provocare
(direttamente o a causa di infezioni secondarie, come la polmonite)
un numero di individui compreso fra 50 e 100 milioni (corrispondente,
all'epoca, ad una percentuale compresa fra il 3% e il 5% dell'intera
popolazione mondiale). Molte sono le pandemie che sono seguite alla
spagnola, come quella denominata Hong Kong alla fine degli anni '60,
fino alla cosiddetta influenza suina degli ultimi anni, anche se
nessuna si è rivelata letale come la spagnola.
Da questo punto di vista, è molto
importante monitorare la situazione di diffusione della sindrome
influenzale a livello nazionale e internazionale. Esistono perciò
delle reti di sorveglianza, più o meno governative, che tengono
sotto controllo la manifestazione dei sintomi nella popolazione. Le
reti più conosciute sono quelle che fanno capo al CDC
americano (con sede ad Atlanta) e l'OMS,
a livello globale con diverse sedi decentrate sui territori
nazionale. Da un po' di tempo a questa parte è nata anche una rete
di controllo costituita da volontari (come l'italiana Influweb)
in cui le persone, via internet, possono inserire i sintomi che
avvertono contribuendo a creare una mappa della diffusione
dell'influenza stagionale.
CURIOSITA'. La parola “influenza”
per designare questo stato di malessere generalizzato nasce
nell'antichità a partire dall'idea astrologica che fosse dovuto
all'influsso (o influenza) degli astri.
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