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Neil Gaiman - Il figlio del cimitero

TRAMA. Un neonato arriva gattonando fino al cimitero cittadino. La sua famiglia è stata appena sterminata e lo spirito della madre affida, con il consenso della Morte, ai coniugi Owens, morti due secoli or sono, il futuro del piccolo. Inizia così la “vita” di Nobody “Bod” Owens nel cimitero cittadino insieme ad altre creature soprannaturali. La sua vita scorre normale: colazione preparata dalla signora Owens, lezioni scolastiche tenute dal suo tutore, il misterioso Silas. Il resto della giornata lo passa con Liza, sua compagna di giochi e strega morta anch'essa da molti anni e sepolta in un cimitero sconsacrato. È un dono della Morte che permette a Bod di comunicare con i morti e fintanto che rimane all'interno del cimitero per lui valgono le stesse regole dei defunti. Ma lui è vivo e il richiamo del mondo esterno è sempre più forte man mano che il ragazzo cresce. E proprio nel mondo esterno lo cerca incessantemente lo stesso coltello che ha già sterminato la sua famiglia senza un apparente motivo e che ora vuole finire ciò che anni prima aveva lasciato in sospeso.

 
COMMENTO. Sembra un po' la storia di un pinocchio moderno, in chiave noir e con la giusta dose di brivido. Nobody "Bod" Owens ha in comune con il burrattino nostrano di essere diverso dai suoi amici più stretti ed è aiutato nella gestione dalla sua particolare "vita fra la morte" dal grillo parlante Silas, che lo guida, lo istruisce e lo protegge. Infatti è la vera identità di Bod che fugge da filo conduttore che unisce insieme i vari racconti di cui è protagonista nel libro. E' , in definitiva, un libro adatto tanto all'adolescente quanto all'adulto, con un Gaiman sempre spumeggiante e geniale nelle sue trovate narrative. Un libro che coinvolge sia per l'amore di una madre (morta) per un figlio (vivo) adottato. Ma anche per l'amore che avvolge il ragazzo e che a tratti sembra più vivo di quello che esiste nel mondo dei vivi.

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