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Jonathan Stroud - L'Amuleto di Samarcanda

TRAMA. Nathaniel è un giovane mago molto ambizioso e bravo. Almeno li crede così finchè non decide di evocare per i suoi scopi Bartimeus, jinn millenario che ha come biglietto da visita la costruzione delle mura di Uruk, Karnak e Praga, l'aver parlato con re Salomone, l'aver cavalcò per le praterie con i padri dei bisonti, e l'aver sorvegliato l'Antico Zimbabwe fino a quando le pietre caddero e gli sciacalli mangiarono le sue genti. L'essere stato richiamato dall'Altro Luogo, come viene chiamato il mondo degli spiriti, in una Londra meschina in cui magia significa evocare e asservire demoni, costringendoli a obbedire a ogni ordine del mago che li tiene in suo potere. La missione di Bartimeus è difficile e pericola: rubare il potente Amuleto di Samarcanda al mago Simon Lovelace, membro e cospiratore del Parlamento.



COMMENTO. Primo libro di quella che è conosciuta come la Trilogia di Bartimeus. Ad intrecciarsi nel racconto sono le vite di due personaggi estremamente diversi fra loro: Bartimeus, un jiin molto antico con la battuta sempre pronta, e Nathaniel, ragazzino londinese con l'aspirazione (e l'ansia) di diventare mago. Non bisogna lasciarsi trarre in inganno: non si tratta di un libro scritto sotto l'influenza dell'era di Harry Potter ma di un libro che parla di maghi e magie in modo alquanto diverso rispetto al solito. I maghi del mondo di Nathaniel sono corrotti, votati ai propri personali interessi e disprezzanti della gente senza poteri magici (definiti comuni) . Sembra quasi di trovarsi in una Francia pre-rivoluzione con la nobiltà (i maghi) e il popolo (i comuni) . Inoltre, se da un lato i maghi evitano i comuni nell'ottica dell'inutilità ai loro fini personali, altro discorso riguarda quello degli spiriti, assoggettati al loro volere a vario scopo. Di fatto gli spiriti costituiscono la classe degli schiavi, una classe pericolosa però in quanto è come se ad essere resi schiavi fossero stati gli spartani di Leonida. La storia narrata nel libro ha a tratti la natura di un racconto fantasy, con maghi e spiriti, in altri momenti quella del libro di spionaggio, con intrighi fuori e dentro dai palazzi del potere. Nella storia i comuni hanno un ruolo di contorno, citati per la presenza della Resistenza, gruppo di persone che mirano a rovesciare la tirannia dei maghi. In definitiva un libro sui maghi diverso da quelli a cui ci hanno abituati negli ultimi anni. La storia però racconta dell'amicizia che può nascere, magari in maniera forzata all'inizio, tra due personalità molto diverse fra loro, che però sapranno nel corso degli eventi fare fronte comune nelle avventure che dovranno affrontare.

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