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Suzanne Collins - Hunger Games (Hunger Games)

Per la giovane Katniss la giornata inizia in maniera normale. Passa di nascosto sotto una recinzione, si addentra contro la legge nel bosco e caccia illegalmente. Questa è la vita che si trova ad affrontare all’interno del Distretto 12 dopo la devastante vittoria di Capitol City durante la guerra. Ma nulla è veramente normale. Sta per avere luogo la mietitura, il momento dell’anno in cui Capitol City ribadisce la sua supremazia sorteggiando, in ognuno dei 12 distretti, un ragazzo e una ragazza fra i 12 e i 18 anni, 24 tributi, per avviarli agli Hunger Games, un reality show in cui vince chi rimane vivo eliminando gli altri concorrenti. La fortuna non arride a Katniss che, già orfana di padre, vede sorteggiare il nome della sorella più piccola, alla sua prima volta alla mietitura. I sentimenti hanno il sopravvento e lei, senza indugi o pensieri, si fa avanti e si offre come volontaria la suo posto. Inizia così l’avventura di Katniss e del suo partner maschile nel cruento programma televisivo, il fornaio Peeta, all’interno dell’arena dove entrambi dovranno mettere a frutto le loro più impensabili qualità, forti del solo aiuto del loro ubriaco mentore, l’unico altro tributo del Distretto 12 ad aver vinto gli Hunger Games in 74 anni di esistenza della competizione. Quello che Capitol City non sa è che il sorteggio ha provocato una scintilla che può dar fuoco alla loro terribile dittatura.


Non mi capita spesso di vedere un film al cinema e di uscire andando direttamente in libreria per comprare il libro da cui è tratto. Beh, questa è stata una di quelle volte. Hunger Games è composto da una trilogia, con i successivi La Ragazza di Fuoco e Il Canto della Rivolta, che fin dal primo libro è scritta decisamente bene. Essenziale e scorrevole, la narrazione avvolge chi legge come una coperta e lo porta ad esplorare prima le zone inaccessibili del Distretto 12 e poi quelle terribili dell’arena creata apposta per lo spettacolo televisivo. Durante la lettura si mischiano fra loro ansia, paura, tristezza e commozione, ma sa instillare anche un senso di partecipazione anche nel coraggio della protagonista. In alcuni punti si possono quasi vedere paesaggi e avvenimenti come se fossero davanti a noi e ci sentiremo noi stessi catapultati nell'arena.

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