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Freddo e gelo, quando si battono i denti

Come ogni anno, arrivati a questo punto dell’autunno, il freddo inizia a farsi sentire e l’uomo inizia una lotta contro le intemperie per sopravvivere fino ai primi caldi della primavera. Può sembrare una cosa ormai normale quella di accendere caldaie, stufe o caminetti, ma in passato il freddo era uno dei più grandi mietitori ai quali Madre Natura si rivolgeva per selezionare i più forti fra i viventi. Vi basti pensare alle passate Ere Glaciali, che hanno rivoluzionato il mondo in termini di forme di vita sopravvissute. Voglio, perciò, raccontarvi qualcosa su questo importante e terribile fenomeno climatico.

In termini scientifici, si definisce gelo l’abbassamento della temperatura al di sotto del punto di congelamento, che sulla Terra viene considerato pari a 0°C ovvero il punto di congelamento dell’acqua. Già in queste poche parole si celano fenomeni che affascinano: l’umidità dell’aria, in condizioni di gelo, può trasformarsi in brina, ovvero quelle forme di ghiaccio che vediamo la mattina presto sulle piante. Ma, in queste condizioni, non solo l’umidità dell’aria ma anche quella del terreno può congelare, fino ad una certa profondità, formando quello che viene definito permafrost, molto comune alle latitudini polari. Ad altezze elevate o latitudini molto estreme a nord e a sud, anche laghi, fiumi e mari possono ghiacciare, fino ad arrivare a formare le immense distese di ghiaccio che caratterizzano i Poli terrestri.Come detto, l’uomo ha trovato alternative per poter sopravvivere ai rigori del freddo, ma tutto ha un prezzo. Nei periodi freddi il consumo energetico (sia elettrico che di gas) aumenta vertiginosamente a causa dei sistemi di riscaldamento di case e strutture di lavoro. Si avrà quindi un forte impatto economico sui meccanismi di domanda/offerta delle materie prime utili al riscaldamento (carbone, metano, gpl, ecc.). Inoltre nei periodi freddi la produzione agricola e zootecnica cala per effetti dovuti al naturale susseguirsi delle stagioni e del clima. L’uomo ha adottato sistemi diversi per rispondere anche a queste esigenze, come serre e stalle o ripari riscaldati per gli animali, ma anche in questo caso il costo da pagare è legato all’utilizzo di mezzi di riscaldamento.Freddo e gelo hanno anche effetti profondi sulla tradizione popolare, che teme il freddo proprio per i suoi effetti letali.È nota, ad esempio, che la settimana fra il 10 e il 15 maggio porta una sorta di coda del freddo invernale e i contadini usano chiamare questo periodo “Santi di Ghiaccio” o “ I Tre Uomini di Ghiaccio”, proprio perché sono giorni di freddo intenso in un periodo solitamente associato alla bella stagione ormai inoltrata. Si può assistere, in alcuni luoghi, ad abbassamenti delle temperatura anche di 10-20°C. Questo fenomeno climatico è conosciuto in tutta Europa, anche se spesso con nomi diversi anche se sempre riconducibili fra loro, potrebbe avere una spiegazione scientifica da ricerca in un picco nello scioglimento dei ghiacci presenti sulle montagne. Di fatto, però, una spiegazione accettata al momento non è ancora presente.Il freddo, inoltre, è portatore di morte e quale miglior luogo a cui associarlo potrebbe essere meglio dell’Inferno? Nella mitologia greca, uno dei fiumi degli Inferi è il Cocito, che ha la caratteristica di essere ghiacciato. Anche Dante lo riprende, immaginandolo come un grande lago ghiacciato in cui sono puniti i traditori, considerando il tradimento come la peggior bassezza cui l’uomo può spingersi. Non a caso al centro di questo lago si trova anche Lucifero, il sommo maligno. Si potrebbe pensare che il gelo sia dovuto al fatto che a il tradimento coinvolge la sfera affettiva di un uomo e non a caso, fra i vari modi di dire, è comune definire gelido il cuore di una persona che non prova sentimenti verso altri.

Anche nella mitologia nord-europea il gelo è sempre associato ad atroci tormenti, come quelli dispensati dal gigante Hrimgrimnir, il cui nome può essere tradotto come “dal cappuccio di gelo”.

Una curiosità che spesso sperimentiamo nella nostra vita: come mai quando fa molto freddo battiamo i denti? Con questo meccanismo, veramente molto complesso, il nostro corpo risponde allo stimolo del freddo contraendo ritmicamente i muscoli del nostro corpo (come per i brividi), compresi quelli facciali che hanno come conseguenza quella di far battere i denti, allo scopo di produrre il calore necessario a mantenere la temperatura corporea.

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