Due giorni di pesca all'alba e al tramonto. Questo è il bello delle ferie estive in una località di mare. Ma non sono solo i pesci presi a rendere interessante l'attività ittica ma anche l'aria che si respira in quelle ore del giorno che tramettono una tranquillità veramente rilassante. Così tra una lancio e l'altro non potevo fare a meno di guardare il mare, calmo o agitato che fosse, e la linea dell'orizzonte con la nostra splendida stella che faceva capolino, al mattino, o che ci salutava, la sera. È così che mi è venuto in mente un fenomeno non molto comune a cui ho avuto la fortuna di assistere qualche anno: il raggio verde.
Si tratta di un fenomeno a cui si può assistere in presenza di un cielo particolarmente limpido, quando l'ultimo raggio del sole che tramonta appare di un colore verde intenso. All'origine di questo effetto c'è la capacità dell'atmosfera terrestre di scomporre la luce bianca, un po' come avviene quando compare un arcobaleno. Quando la luce viene scomposta si passa dal rosso (tipica colorazione di alba e tramonto) al verde. In punti del globo terrestre dove l'atmosfera è particolarmente pulita (come nell'estremo nord Europa), è possibile vedere anche il colore blu dello spettro della luce visibile, come sfumatura successiva del verde. Il fenomeno si vede maggiormente al tramonto per effetto della rifrazione della luce solare da parte dell'atmosfera, che a quest'ora del giorno attraversa uno spessore maggiore di atmosfera. Regole abbastanza buone per riuscire a vedere il raggio verde sono: un tramonto poco arrossato e un Sole il più bianco possibile al tramonto. Verificate queste condizioni è fortemente possibile riuscire a vedere il raggio verde per un tempo stimato di circa.... un secondo. Infatti si tratta di un'apparizione tanto difficile da osservare quanto rapida. Per avere un intervallo di tempo più lungo è necessario spostarsi verso i poli, dove il tramonto ha una durata superiore (si arriva comunque a pochi minuti per la visione del raggio verde). CURIOSITA'. Secondo una leggenda scozzese chi riesce ad osservare il raggio verde non avrà mai più delusioni amorose. Nonostante sia un fenome osservato nel passato sia da Egiziani che da Babilonesi, è molto recente la comprensione di tale fenomeno (intorno al 1850), al punto che neanche Isaac Newton riuscì a comprenderne l'origine. Inoltre, nonostante la rapidità del fenomeno, l'ammiraglio Byrd, in una osservazione oltre ad una latitudine di oltre 75° Nord, sarebbe riucito ad osservare un raggio verde della durata di ben 35 minuti. A questo eccezionale fenomeno ottico è stato dedicato anche un libro, “Il raggio verde” di Verne, e un film, di Rohmer e con lo stesso titolo.
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