TRAMA. Un sassolino nero arriva sulla Terra, una sonda ne esce e si assicura di essere arrivata sul pianeta giusto. Il mondo da quel momento vivrà un incubo che lo pone in balia del volere di una tanto misteriosa quanto antica razza aliena. Sarà compito di un gruppo di esseri umano evitare che tale minaccia raggiunga il punto di non ritorno utilizzando le conquiste scientifiche che l'umanità ha faticosamente raggiunto nel corso della sua storia, insieme a quella che sembra essere una prerogativa esclusiva della nostra razza in tutto l'universo: i sentimenti.
COMMENTO. È il primo romanzo che leggo di Robin Cook, inizialmente medico affascinato dalla scrittura e con all'attivo (all'età di più di 70 anni) decine di romanzi di successo. Il ritmo della storia è incalzante, partendo con il botto e aumentando la velocità della narrazione e della serie degli eventi in maniera esponenziale durante il racconto. Le basi scientifiche, reali e mai fantasiose, utilizzate per la narrazione mostrano il passato da medico di Cook: per chi è del ramo sono una vera chicca mentre per chi è digiuno le cose vengono spiegate in una maniera chiara e concisa. In generale è un libro che travolgente (l'ho letto in due giorni), mai noioso e sempre pronto a rapire il lettore per portarlo al confine con nuovi mondi.
Comments
Post a Comment